Danilo Cataldi ama la Lazio, l’amore però non è stato sempre ricambiato e la sua vita in biancoceleste ha oscillato tra alti e bassi.

Dapprima sedotto con la nomea di “capitan futuro”, poi la scelta di Inzaghi verso Murgia e la girandola dei prestiti, addirittura qualche incomprensione coi tifosi ai tempi della sua permanenza a Genova.

No, non è stato per niente facile tornare.
Tornare e dover conquistare assolutamente la fiducia del mister,  trovarsi dietro a due veri “big” come Leiva e Badelj.

Da Nord a Sud per poi ritrovarsi nel centro Italia, questo giro infinito sarà servito?

Contro la Spal ha finalmente riscosso l’applauso in una domenica per lui unica, ha messo un’ipoteca sulla titolarità in Europa League per giovedì sera, ma poi?

Ma poi riecco Leiva e Badelj.

E se lui cerca di riprendersi la Lazio, i conti si fanno con l’oste.
Il suo contratto è in scadenza nel 2020, manca tanto ancora penserete, ma nel calcio 1 anno e mezzo non è poi così “tanto” per progettare il futuro.

È il momento di ragionare e capire quale sia davvero la strada giusta da percorrere lasciando da parte l’amore che lo lega ai nostri colori.

Atalanta e Sassuolo avevano sondato il terreno, ma gli 8 mln chiesti da Claudio Lotito erano stati reputati un prezzo esoso per un calciatore che non aveva dimostrato troppo.

Come riportato dal Corriere dello Sport, Danilo avrà una chance contro il Marsiglia ed una al Mapei, dopo la dirigenza capitolina potrebbe incontrare l’agente del centrocampista Beppe Riso per capire bene quale futuro lo attende.

Rinnovo o inizio altrove. Questo è il bivio.
Inutile dire che Lotito proverà a monetizzare il più possibile, però c’è una stagione ancora per stabilizzare il prezzo del suo cartellino.
Stagione non facile, “ha da passà a nuttata”, il ritorno di Leiva è dietro l’angolo, quello di Badelj lo segue…. Il minutaggio si assottiglia?

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